2 Agosto, ore 10.25

Alle vittime della strage alla stazione
di Bologna e alle loro famiglie

Rintocco in una gelida stazione
ore 10.25, là fuori il terrore
in tutto il paese di morte l’odore
poi il silenzio che uccide una nazione.

Che squallida guerra,  tra le macerie
di una repubblica orfana di pace
e un nemico senza volto che tace
confuso tra noi, con le sue miserie.

Il cielo si fa di piombo, nel boato
che disintegra il corpo di una madre
e nel segreto di stato, un’agonia

simile al rantolo di un condannato
a morte. E la verità cerca un padre
non più maestri di una stanca sinfonia.