Il colore della vita

Non mi hai dato tempo di sapere
che colore ha la vita.
Non saprò mai chi eri
né il perché del tuo gesto.
Non avrò mai un nome
e se arduo è varcare
i confini del tempo
assai più gelido è l’attimo
che ti risucchia nell’ignoto.
Ciò che ricordo è silenzio
e la sensazione di fluttuare
e di udire echi lontani.
Non conoscerò guerre né malattie,
somiglio all’albatros che sfiora
il soffio del vento senza poterlo
dominare e vede il mondo da lassù,
piccolo e lontano.
Prodigio di un incanto mai nato
è la vita, avido il mio animo
di attimi mai trascorsi e di meraviglie
mai gustate; albe e tramonti
per me uguali sono, perle di una
collana che si è sfilata troppo presto
frutto di illusioni appena lambite
svanite come gocce nel mare dell’oblio.
Se mai dal pensiero di me
sarai sfiorata, tendi l’orecchio verso
lo stormire delle foglie: percepirai l’eco
di ciò che non è mai stato,
il sentore di una pace che non hai
mai provato. Leggero è il silenzio
dei miei affanni, troppo pesante la zavorra
di chi ha giocato a dadi con la vita.