A mio padre

E quando, padre, alzavi la voce
con durezza, forse ti odiavo:
odiavo colui che precludeva
al mio volere il libero fluire,
e non potevo altro che opporre
ai tuoi comandi il mio mutismo
iroso, sentendomi privato
di un diritto, defraudato.

Per strano caso, ora che manchi,
i tuoi rimbrotti vedono me
gridarli a loro, i miei figli,
più testardi e ribelli di quanto
io non fossi. E comprendo
come avevi ragione,
quanto amore ispirasse
la tua voce, le tue false minacce.
Non odio, né rancore!…
In me, padre, ritrovo te stesso.