A Steve

Ancora ti sogno   Ed ero bambina
quando virginea
per comune credenza   mi facevi tua
nei meandri occulti
dei pensieri
su vette innevate
e incandescenti   Tu scultoreo e lontano
come un Dio   No, nulla è cambiato
in quei meandri
candidamente osceni   e ancora mi penetra
la tua possente spada
pur se il corpo
non può tenere il passo
e carpisce il cieco fato   Tu che ora sei zolla
di un morbido prato.