A volo d’angelo

Sei l’unico baratro in cui mi tufferei a volo d’angelo, sei l’unico viaggio dal quale non farei mai ritorno, e non riesco a fare a meno di pensare, che sei la creatura più assomigliante ai battiti del mio cuore. Quando ti vedo capisco il moto dei pianeti intorno al sole, pianeta vita nella mia vita, oro colato che sorseggio con gli sguardi, io t’amo, io t’amo, io t’amo.   Sei lava che dipinge lingue di desiderio sulle mie carni, e dall’alto, solo dall’alto di un volo d’angelo, posso vedere come tu vedi e respirare come tu respiri. Tornerò da te prima che sia tardi, qualunque sia la distanza tra le tue paure e le certezze, i  punti fermi che miei t’appartengono. Non avrai modo d’invidiare gesti o ricchezze altrui, perché i miei gesti rivolti alla tua corona, sono la nostra ricchezza più grande.   Io t’amo, io t’amo, io t’amo. Pronuncia il mio nome scandendo le sillabe, accarezza le singole lettere come fossero fiocchi di neve, e lega una volta e per sempre, l’esser mio al tuo esser presente. Pronuncia il mio nome e alla tua voce, io dimenticherò chi sono, non sarò più colui che sono stato, ma sarò sulle tue labbra e potrò dirti ancora: io t’amo, io t’amo, io t’amo.

23/02/2006