Abissi osceni

Mi sento sfiduciato
e stanco,
so che potrei sprofondare
negli abissi osceni
della pazzia
ma mi faccio forza
con tutta l'energia
del mio spirito
e cerco di resistere
ai tormenti che mi straziano.
Guardo la luna e le stelle,
assaporo il profumo
dei gelsomini e dei ligustri,
ascolto la nenia
di una canzone lontana:
la notte potrebbe essere
tanto bella
e, invece, è zeppa
di atroce solitudine
e di cupe tristezze
che ci divorano l'anima.

Dalla lirica "Buio osceno che si fa luce", contenuta nel libro intitolato: "Incubi di Vita e Deliri d'Inquietudine", edito da Hogwords. In vendita su Amazon: edizione ebook formato Kindle e cartacea.