Al tavolo delle speranze tutto muore,anche il capire

Sconsolate domande avvolgono l'anima ritratta in sé, e a cui non ho voglia di donar risposte. Resto così accucciato, rannicchiato nelle mie tristezze all'ombra dei miei quieti versi, dentro il mio voler star solo come fin'ora sono stato, e come forse sarò per sempre, a pensare e ripensare se il mio dire debba esser a forza, il dire di un mondo sottomesso all'infame destino di una speranza inutile in un inutile futuro. . Cesare Moceo destrierodoc @ Tutti i diritti riservati