Alice, nel Paese delle stoviglie

(liberamente tratto da "Alice, nel Paese delle meraviglie" di Lewis Carrol)

Vieni più vicino a me!
Ancora più vicino.
Bene! Ora vai via!
Questo è il grande ballo
della malinconia.

È stata certamente
la quadriglia delle aragoste
a ridurci così
con le ossa rotte.

Poi è stata la volta
del nascondino:
io sotto un triste sasso
tu dietro il tuo destino.

E poi è arrivato il Tempo
il Tempo che non sa
che anche solo un attimo
scagliato come un piatto
ancora dopo un secolo
può far male…

Alice guarda i sogni
passandoli in rassegna
su di una rosea
lavagna crepuscolare

Ed io sono
come un cinema
muto
sospeso
senza colori
timidamente assolto
tra la dama di picche
ed il bel fante
di cuori.