Altra via

Parleremo noi
e quel verbo sarà una lesione,
come fine prudente al dolore
di quel nostro restare.
Dove voce riposa e s’attende
che per tempi infiniti
si restringa il legame

capiremo il vero
e l’incerto che ancora divora.
Ne terremo i brandelli,
illusorio possesso che nasce
dal bramarsi viventi,
odorosi di sangue fluente,
nella luce di scambio che inganna
due natanti dispersi.  Lo diremo poi,
quando forse sarà troppo tardi,
così pieni di cielo che pioggia
sarà l’unica via di commiato.