Amore

A M O R E ‐ di Giovanni Mascellaro

Profumo di zagara sale
e lieve per l’aër si spande;
mi fermo, lasso viandante,
all'argenteo rivo che scorre
e, felice, ne ascolto il suo verso.
Vibran le corde d'Orfeo
e, mosse dal soffio di Pan,
le messi e le foglie,
con un canto sublime e soave,
fanno giungere al cielo
la sacra parola che al ‘Tutto’ ci lega:
Amore!
Ma il tempo fugge e, con esso,
l’estasi di questo luogo;
tramonta il sole, e con esso
la luce che irradiava il mio cammino.
Eppure, nel mio cuore,
viva rimane la speranza
che un giorno rivedrò
questo mondo d’incanto.
O zagara, o rivo argenteo,
o canto delle messi e delle foglie,
voi siete la mia stessa essenza,
la mia vita, il sogno mio supremo!

E quando accadrà di perdermi
nella mia ultima notte buia,
raccoglierete i sublimi aneliti dell’anima mia
e rimarrete smaniosi di vedermi tornare
presto con voi per rivivere ancora e per sempre
i nostri momenti splendidi soffusi di magia!