Disegnare, cercare
il cuore dell'infinito,
una linea insegue un'orma,
si desta ad ascoltare
l'ombra dopo la sera,
ora che il cielo canta
il suo quieto lamento,
un fatuo silenzio,
tra le bugie dell'età,
sassi che scivolano
sul greto d'un fiume dormiente.
17 gennaio 2006
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Chi soffre preferisce le allusioni alle illusioni del gioco poiché il dolore è come un fuoco che muta nel suo divenire, si leva improvviso e poi si spegne al soffio del vento dell’inverno.