Asperità non volute

Respirare appieno giorni di sconforto,
in cui sembra d'esser rinchiusi
in una solida prigione,
dove le pareti sono tappezzate dei guai
che la mente sconsolata vive.
E in quel vestir di patimenti,
l'anima, soffrente, si ritira infelice
tra le ceneri della sua intimità,
finché al perdurar dell'ore,
come un'araba fenice, rinasce.
.
Cesare Moceo 69N di Cefalù poet‐ambassador @ t.d.r