Avrei pagato le stelle

Avrei pagato le stelle a dirmi
nel respiro denso della notte
che di giocolieri tristi che fummo
non v’era gioco,
mentre palleggiavamo i giorni
su un orizzonte ricurvo
pronto a chiudersi rapido
sui nostri ieri imperfetti.

Ora non sono più cielo
se le stelle non hanno parole
che sappiano tessere reti
su storie finite.
Solo il silenzio è risposta
consona a domande mute
se la falce del tempo miete
messe di sogni essiccati.