Ti cercai nel buio
d'una notte scura
senza luna alcuna.
Ti trovai quand'era
quasi l'alba;
e nel tuo riflesso,
pure la Luna che,
chissà perché,
da me s'era nascosta.
Da allora sei diventato
il mio Sole; e lei,
la Luna, quella ch'oggi
mi fa compagnia
mentre ti aspetto per
abbracciarti e dirti:
Buongiorno, Sole mio!
Dedica: A te, Sole mio, che mi scalda il cuore e schiarisce l'aura che mi rigenera energia.
29 aprile 2015
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Magari un giorno anche le cose che scrivo verranno lette come parole immortali, scritte da uno dei tanti poveri mortali aspiranti scrittori che ambiscono e sono in cerca dell'immortalità degli invisibili fili conduttori delle loro instancabili e fedeli penne.
Riferimento: Memorie di un giovane aspirante poeta