Celesti linee disgiunte

Mistica appare la linea retta
che il sole congiunge al buio
e smarrito l’iride s’incanta
per divenire ubriaco e dimentico.

Il vuoto che annulla l’imbarazzo
di recarsi spiazzati al bivio
confonde il giusto e l’inferno
e riposa finalmente il dovere.

Il nulla partorito e volontario
dal cantare celesti linee rette
che lenisce il nodo ed il dubbio
sicché risposta di conforto muore.

Utile l’attimo cosi speso e dormiente
perché troppo alta la voce del giorno
capace di spegnere soli
capace di collegare sogni.

Raffaele di Ianni.