Cento 76

Una bella sartoria è il mio cuore, dai rattoppi ha fatto
una catasta a cui neanche il fuoco appicca il litigio.
Una fonderia di maniche, uno spesso tracciato
di punti a giorno dati di notte, una macchina che
sbava la cucitura portandolo lontano dal bordo,
dalla merlatura del lavoro finito, ben fatto.
Lo facevo più cartomante, credevo gli girassero
nei polsi certe strategie di previsione che potevano
darmi ragguagli sulla mia slabbratura, sugli occhi
smagliati da troppe vedute gettate a caso nell'otre
dell'oltre. Ma sta ancora lì con un metro fra le valve
a scegliere la portata del suo mestiere: accorcia,
sminuzza, poi orla e ricomincia.Quanto mare stia
dentro uno scoglio, non si può dire: sembra che abbia
sempre la faccia pulita nonostante ne sia
mira prediletta dello schiaffo.