Chissà cos'era prima..

Sdraiato, disteso con man
che ti sorregge,
come l’angelo sul dorso
del leone, stanco immobile.   Ispida barba, sguardo perso
nel viavai che si rincorre;
chissà cos’era prima…   vivi di memorie
eppur sangue nelle vene scorre
sebbene sciami interi han prima
illuso e poi estinto le tue voglie.   Lampi di gelo, di mosso sdegno
vibrano nel sole pallido di marzo,
senza che tu possa scansarli.   Scuotendoti supino
ti curi solo del piccione
che non sente disgusto
nel sostarti vicino
forse in cerca d’un boccone;   sussurri a lui che se ne và,
nel mentre ritorni ad un’età
che forse viaggia su quel binario morto
lo stesso di orde lucidate
che il timido sole però
non ha toccate.