I vetri sporchi
di graffi di pioggia arrabbiati
opachi
come quelle perle
che giaccion d’accanto lo specchio
Cosa dice il cielo
‐ così confuso di dolente furore ‐
e il mio specchio
‐ che triste riflette
perle anelanti il collo ‐
da fregiare di onde
di vita furente
Cosa dice la pioggia
graffiante nello specchiarsi
su vetri dolenti
e perle di vita agognanti?
Urla desio di esistenza vivente
Graffia d'attesa momenti
Vagisce embrione di luce
d'agognato sconosciuto presente
29 dicembre 2021
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Difficile è accettare la "capacità diversa", l'essere umano va sempre a gradini, chi è sopra deve schiacciare, chi è accanto deve andare sotto, mai riesce a vedere l' armonia delle diverse forme. E così, soffre inutilmente... e fa soffrire.