Come fogli di plastica

Il tempo scolora la paura
sovrappone una sull'altra
sottili consolazioni
e illusioni semiopache

Una sull'altra
finché l'amaro ricordo
diventa forma indistinta
che si può anche ignorare

E uno dopo l'altro
questi specchi segreti
diventano muro, tetto, casa,
e nebulosa identità

Una casa d'ombre consolate
da una liscia, tranquilla,
rassicurante miopia
d'anestetica follia