Come ombra a mezzogiorno

Crampi dilanianti m'alzano
da lenzuola verdi e ruvide
impigliate al vento d'Africa
dalla notte dei tempi

E dopo i mille voli avanti e indietro
ecco me daccapo
faccia a faccia col cuscino
zuppo di un antico rigurgito 

Oh, se tu potessi scivolarmi addosso
come ombra a mezzogiorno!

Inspireresti le mie carni
così da liberarmi
anche solo per un attimo
dall'insonne brivido che mi trapassa 
come rigido febbraio che non passa
i cui giorni son crepuscoli nei muscoli

e poi declineresti labbra tue di mandorla
sul mio petto in corsa verso il fato avverso 
che già pregusta avido
questo avanzo livido: io di te.