Conflitti

Molte volte non parli,
ma il silenzio rimarca
sul tuo viso segni di dolore 
segregati in gola.
Vivi giorni frenetici,
angoscia di tacite parole,
sguardi pieni di collera.
Di stizza si ciba
la tua tempesta,
sapendo che la sua àncora
trattiene ciò che le conviene.
Ti pervade la voglia di scappare,
gettar via tutti quei pensieri
dei quali non senti più il gusto,
che non emanano
più alcun aroma.
Ed io tra di voi
ad assorbire gli sfoghi naturali,
a far breccia tra le lingue
del fuoco che ti brucia dentro,
a far uscire
l'immenso ardore di madre
che ti scalda tutta;
ti ritrovi come per incanto
il sorriso tra le labbra
per dar gioia alla tua
e alla sua sofferenza,
dal tuo cuore sgorga,
goccia dopo goccia,
la linfa eterna
d'amore materno,
col sogno sempre
di prenderla per mano
e con quel sorriso dirle...dai andiamo

cesaremoceo