Confutatis maledictis

Non conta più nulla,
nessuna certezza.
Sublimato il tempo, la carne,
l'orrore e la dolcezza
in un feticcio di sentimenti,
pronto per i giorni della solitudine,
esiliato nell'indice dei titoli,
dove si è spenta ogni vanità.   Confusi i maledetti,
perduti in cerchi nell'acqua,
complici le troppe emozioni
e un miracolo senza nome
dove ho posato il mio
febbricitante sguardo.   Asportato il cancro dell'amore
non rimane che la felice
sicurezza della morte.
Ti presto la mia pietà
in cambio delle tue scuse,
perché non sarò mai troppo lontano
dalla bocca del leone.   Se sapessi parlarti
non scriverei poesie di nascosto,
tra una rinuncia e una bugia.
Se riuscissi a parlarti
non capiresti il mio silenzio.