Torpore inspiegabile direi a detta di questa sensazione.
Non ho cercato tale stato ne tanto meno immaginato e tocca, mi ha toccato.
Immaginare lo sguardo dannato che mi assale.
Oh, pensieri. Venite da lontano eppure, in un tempo così piccolo siete morte.
Una sensazione che in un attimo muore, dà vita ad un altra
e non so se sia stato più spiacevole che sia morto l'istante del torpore o che improvvisamente lame aguzze sono penetrate nel petto.
A quale sensazione dare ascolto?
Non so, non io, forse.
22 marzo 2013
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Sono stato schiavo per una notte.
Quella sera avevo lavorato un bel po’ per riuscire a buttar giù un paio di pensieri del cavolo. Ero troppo inebetito dal caldo asfissiante di quei lunghi giorni passati a poltrire da un letto ad un altro, un treno, una città, varie persone.
Chinai il capo su quella che era la mia situazione; e ne vidi lunghi tunnel insidiosi che inghiottivano la luce del mio intelletto.