Dolcemente i suoi capelli inanellava,
e mi beava nel rimirar
il suo bel viso,
il suo sorriso,
che languente mi sfuggiva;
e cercavo d’immaginar
i suoi begl’occhi,
che all’anima profondi balenava
in un sussulto,
in un singulto,
che veloce dileguava.
(24/4/2006)
Da Emanuele Marcuccio, Per una strada, SBC Edizioni, 2009.
3 febbraio 2009
Altri contenuti che potrebbero piacerti
Spesso il poeta raccoglie sogni che altri hanno disperso, e cerca di far rivivere quei sogni emozionando.
Da: Emanuele Marcuccio, Pensieri minimi e massime, Photocity, 2012.