Poi
tu solcherai le strade
io a ridosso il cielo
il nord sospinge il nord
come ombre e rumori
torrenti d'occhi
dove "Sono qui" dici
e giù l'hangar di luce, quanta!
con l'illusione che lo spazio
allenti sopra sotto
avanti indietro
e forse neanche una parola
ma l'aria, quella transfuga
dal freddo nei rossori
già chiara, avvolge.
Il dove che mi sbanda
in vuoto a sterno.
Dove? ‐mi sei da scia
un'aporia di vicinanza
mentre il paese
là disteso, dorme.
28 dicembre 2017
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Un giorno tutto ciò che sarà passato avrà impresso tracce non percorribili e avremo paura dell'inutilità.