Dublino

neanche lo ricordo il suo nome
una specie di lunghissima vocale
con qualche respiro nel mezzo ‐ 
gli occhi invece, azzurri e tesi
come i cieli della sua parola
e i capelli che nemmeno la seta...
le mille birre ingollate nel vento,
in bocca l'esordio dei migliori poemi
la sua lingua leggera allacciata alle stelle

(da "Papez", 2011, Arcolaio Editore)