Eco di Ninnananna
Nel vento che sfiora il vetro, la sera,
sento un’eco lieve, una ninnananna leggera.
Un’assenza che pesa, un vuoto nel petto
da quando il tuo abbraccio è solo un ricordo perfetto.
Ogni stella che brilla è un tuo sguardo lontano,
ogni fiore che nasce, il calore della tua mano.
La tua voce, un’onda che non torna alla riva,
lascia un silenzio che ancora mi avvolge e mi viva.
Cerco il tuo viso tra volti sconosciuti,
sfoglio gli album di giorni ormai perduti.
La mancanza è un velo, talvolta una ferita,
ma il tuo amore è radice che ancora mi tiene in vita.
E se l’addio ha spezzato l’incanto,
in ogni mio respiro risuona il tuo canto.
Sei l’ombra più dolce, il conforto nascosto:
madre, in ogni battito, resta il tuo posto.