ritorno
vuota della memoria
a giacere sul letto
perennemente sfatto
delle sensazioni
in ozio di pensiero
si spalma al soffitto
l’affresco di un folle pittore
di metafore
lucida dispercezione
mi tira a sé
come scintilla d’oro
agli occhi della gazza
raccolgo
il traboccante cielo
dove una nube di sabbia fine
fagocita il blu
nelle propaggini
mi fermo
con un dito
a sfiorarne contorni
bianchissima si spande
si rimodella
sembra cristallizzare
in un’ispirazione
illuminante
quando la riguardo
è già sparita
2 aprile 2011
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Rivelare il pensiero ha un costo: avere conferma che non ha peso per altri ciò che per te è ragione di gioia, naturale meraviglia e invece percepisci bloccato sotto macigni improbabili da scostare. Si rivela inutile, insensata causa di disagio. Si avvertono altri passare oltre, difedendo un'incomprensibile incolumità. Altri restano dietro al muro, un agio falso a cui non si rinuncia, per paura di essere veri o di non saper fingere di essere veri.