ritorno
vuota della memoria
a giacere sul letto
perennemente sfatto
delle sensazioni
in ozio di pensiero
si spalma al soffitto
l’affresco di un folle pittore
di metafore
lucida dispercezione
mi tira a sé
come scintilla d’oro
agli occhi della gazza
raccolgo
il traboccante cielo
dove una nube di sabbia fine
fagocita il blu
nelle propaggini
mi fermo
con un dito
a sfiorarne contorni
bianchissima si spande
si rimodella
sembra cristallizzare
in un’ispirazione
illuminante
quando la riguardo
è già sparita
2 aprile 2011
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