Desidero cadere a perdita
nel sogno più irreale,
nei rivoli di un buio
teneramente tenebro.
Brucio nell’attesa e
tendo braccia invano
dentro un mondo
che dovunque brucia.
Appesa ad un istante
e costantemente sola
muovo passi immobili.
Vorrei stringerti futuro
riportandoti al dolore
fisso alle mie mani.
Sfogo nell’amare l’odio
e soffro di un amore nero
nell’esilio d’incomprese
frasi e sere insonni.
Nessuno mi ascolta
e mai potrà sentirmi:
questa lacrima di sangue
fa un rumore troppo sordo.
8 dicembre 2011
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