È il ramo di un albero
chiamato anno, il Natale,
le cui foglie vivono verdi
ma muoiono appassite
al pianto della loro gioventù perduta.
Così ho vissuto la mia giovinezza,
a spasso dietro un avvenire
di malvagità e di lacrime,
a trasudare essenze di poeta
dentro virgulti di senescenza.
.
Cesare Moceo da Cefalù al mondo 71n poet‐ambassador t.d.r.
26 dicembre 2024
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