Con le dita
rigide e tremanti,
ammasso le parole
dentro bui versi;
mi stropiccio le mani
di tanto in tanto
una sopra l'altra
e ansioso e ansimante
lascio libero il calore
che emanano d'attrito
i miei palmi rugosi,
finché l'oscurità d'attorno
non diventa Luce accesa
e diffonda in me
nuovi raggi di vita
e nuove speranze.
.
Cesare Moceo da Cefalù al mondo 71n poet‐ambassador t.d.r.
14 dicembre 2024
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