Futura

Cadono le stelle nel tuo grembo
come foglie vive
con un sospiro e un battito
e l‟infinita pianta che ti partorì
generò nuova luna
e a te donò i suoi occhi
labbra sorriso e luce
frutto ambito conteso
sottratto al cielo
per me
e da me solitario
custodito e baciato.
E da allora luce sempre è la notte
sempre così fu
ricordi?
non ora, no
ora non più
folle ora sono
se levo gli occhi e guardo gli occhi tuoi
ove celi una lacrima tremante
e leggo il tuo e il mio dolore
perché so e sai
perché pronto sono a volare
là ove destino attende
e ora, d’un tratto, i miei occhi sono muti
urla rauco mio cuore
l’invincibile crudeltà della natura.
((Gabriele Prignano))
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