Gli angeli non volano più

Ricordo quando
nelle mie prime poesie

traspariva il mio animo
tormentato dal triste passato

dove il bimbo ch'era in me
piangeva la sua sorte

lì ho capito per la prima volta

d'essermi ritrovato

Ora le notti cupe

mi mandano a letto
vestito dei miei pensieri

pronto a fuggire
dai possibili attacchi d'interiorita'

E cerco la stima di me stesso
tra i passi di gambero

che in barlumi di lucidità

balenano nel mio raccontarmi
e nel mio confidarmi

E solo così mi spiego
il mio silenzio e la mia solitudine

mentre finalmente capisco
perché certe primavere piangono
.
Cesare Moceo destrierodoc @
Tutti i diritti riservati