I miei genitori

Sempre un canto d’amore che Michele rivolge ai suoi genitori: un canto fatto con un collage di pezzi di natura. La sua consapevolezza di venire da un’altra parte del modo. Il suo modo per esprimere la totale mancanza di interesse per altro che non siano i suoi genitori: Massimo e Cristina. Natura e amore inesplicabilmente congiunti nell’esprimere ogni pensiero.

Il sole non dà calore come loro.
Le rose non sono così rosse come il loro amore.
I fiori rosa non sono così teneri come i loro baci.
Da allora che sono nato e già prima, gli ho voluto bene
fino all’infinito.
Lo vedevo nel sorriso di mia madre,
negli occhi di mio padre.
Mi fermo. Ho capito, sono loro!
Subito il cuore mi si è legato a loro
e da allora non ci siamo più divisi.
Vi voglio bene più della mia vita.