Una strana contingenza smuove nubi
di pioggia disattesa in fili di penombre
al riavvio del giorno scarno di promesse.
Eppure vive d’acqua questo corpo
annullato in dubbi e resistenze vane
agli attimi che sfugge il buio a diradare
anche l’ultimo respiro di ogni senso,
accumulo il dolore e non il resto
e vivo morendo ad adombrare sogni
di chi chiama vita il mio tormento.
‐ Questo ‐ il solo che può dare ancora
senso all'immaginario collettivo
che mi vieta il cammino verso il sole…
26 febbraio 2009
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