Il conte nascosto

Il conte sussurrava al mattino
un tormento notturno, una brezza sottopelle
L’odore continuo di una speranza
Il conte pensava taceva e pensava
Chissà quali storie inseguiva affannato
Ballava da solo, un sipario strappato
Il conte rideva ma nessuno sentiva
Taceva da sempre il conte silente
La dura armatura di una vita in difesa
Il conte bambino sorpreso e infelice
sognava in soffitta e giocava in cantina
Un ramo spezzato il respiro di un tarlo
Una corsa sul prato
la camicia sgualcita e un bottone saltato
La classica posa che cambia curiosa
È il sogno di un conte rinchiuso ma vivo
il conte nascosto e il suo nobile gesto