Il Dio Fanciullo.

Alte Navate, mosaici e odor d'incenso
la pocondria nel cor mi prende
m'inginocchio e prego un dio latente
che nella solitudine rincuora,
l'immagino presente, che m'ascolta
ma non mi parla più come una volta.
Il ragazzino che guardava in su la santità
s'è ritrovato vecchio e senza identità.
E tu o Dio, che vedi e non sovverti nulla
un crocifisso esala alto il tuo nome
nemmeno un sospirato "Amèn" perviene ancora,
e ancora... ancora,
ancora filari di martiri e di croci
aspettan moribondi la tua voce
anelano in tuo nome, ma non rispondi nulla.
Il Dio Fanciullo che mi serbavo era potente,
ora, da vecchio, in cor non sento niente.
Forse davvero Iddio alberga dentro ogni fanciullo!

20/05/2007