Il Pirata

Il 14 febbraio 2004 mi raggiunse la notizia della morte di Pantani, al Residenze “le Rose” di Marina Centro.

S’inarca lassù tra tornanti e sale la strada
veloce vola una bandana
ad annunciare uno scatto secco
come una rasoiata

vola il pirata sugli italici monti
vola e stravince su quelli d’oltralpe
è una rabbia la sua e par che le colpe
sian quelle di battere tutti gli altri

l’ultima tappa l’hai corsa da solo
tu uomo che hai domato i monti
hai chiuso in una città di molo
ci resta la tua leggenda ci restano i ricordi

e resta quella bandana che più non vola
resta una bici utile strumento di tua guerra
addio pirata e le parole si strozzano in gola
addio pirata oggi e sempre ti sia lieve la terra

Poi il giorno seguente, ne scrissi altri, quasi ad integrare i primi.
Eccoli.

non ci sarà più la tua bandana gialla
a tenere svegli i miei occhi
sulle strade d’Italia e di Francia
non ci sarà più il tuo scatto
trappola per gli altri micidiale
a farmi saltare dalla sedia
quasi a correrti accanto
non ci sarà più il tuo sorriso triste
a consolare le mie paure
né il tuo accento romagnolo
terra a me cara

te ne sei andato Marco
nascosto nella mia Rimini
te ne sei andato da solo
come solo
hai domato i monti
ed ora che riposi
dove riposano i grandi
resta il nostro dolore
e la solitudine del Gavia
dell’Alpe d’Heuz e del Mortirolo
perché nessuno salirà lassù
col tuo splendido volo.