Copron ninfee carnose e dal giallo fiore
il largo specchio di un melmoso fosso
e nel silenzio non sento per qui strano
poi verso alcuno delle figlie del limo
delle ranema da qui lontani un tuffo
un gracidare come a dir al domandar
a quel pensar mio muto son qui presente
ti saluto e del pensier io grato m’allontano
30 maggio 2016
Altri contenuti che potrebbero piacerti
Oggi tanto diversi i miei pensieri
di Giuseppe Gianpaolo Casarini
Dopo più di un anno oggi ritorno
per un mio controllo all’ospedale
e nell’attesa vedo(…)