Il sonno

Piove la notte, piove,
e sto disteso, senza respirare,
tra la voglia di lasciarmi e ritrovarmi un giorno,
e l’andar via, codardo, nel sonno blu.
Le strade più polverose le trovo dietro le palpebre
che nere della notte sferragliano in giù;
e come di un caffè, ronza l’insegna:
scintilla; tace.
La polvere delle strade solletica il naso;
sbadiglio un’idea,
che scivola silenziosa in un canale di scolo.
Scommetto un sasso di fiume che non la rivedo;
le parole mi muoiono in bocca, di fame,
e una foglia di noce lentamente cade,
come la mia lingua.
Schiaffeggia il suolo, mentre la notte
grandina dal cielo,
e noi, incapaci,
vorremmo parlare.