Il vino

Avvelena le vene rubino DiVino
Accogli le lacrime di un bambino
Che dorme in un cuore già morto di noia
Infondi i profumi di sole e di gioia.
Un demone in testa che tu puoi fermare
Dionisio io danzo, tu potrai fecondare
Quell’arte ch’è in me e non vuole morire
Tra giorni pesanti e pericolose aritmie.
Allevia le pene e infondimi incanto
Svanisci le lacrime di ogni pianto
Tu strana alchimia tra il sole e Natura
Che impregni il mio cuore di magia pura.
Tramonto di ambra, esplosione di colori,
Vibranti le essenze, paradisiaci i sapori
Mi rendi vicina ad un Dio inesistente
E affidi a te solo il mio cuore e la mente.
Ora brindo e te bevo, che voglio affogare
Purpureo miraggio, tramonto da abbracciare,
Compagno di un giorno di noia e dolore
Tu sei medicina, il mio candido dottore!