In via del rivo

Ho aperto un varco
tra cerniere e rugiada.
Era una stanza
di consapevole armonia,
c’erano fili attesi di riverberi
di me di nuvola.
Domani poi ripiove
e poco avverto
il non aver riparo
mentre una statua ride sul bagnato.

Compro dei fiori, sono fresie
se mi ricordano di un nodo
insieme al varco. E come
sarebbe facile serbar l’odore
per un palmo che spazzi fuori
le vie a guinzaglio.
I tetti sul grigio, i vetri occlusi.