Eppure ti attraverso
lentamente, incessante
dalle note lontane
dell’intimo rifugio.
Sono il carillon pieno di poesia
con la voce che svetta
il buio di stanze malinconiche.
Di idee platoniche e scintille
ci consumiamo
per impulso del volo
il sogno nei rami d’eucalipto
con l’ombra levigata
del quotidiano
frusciante come un passo.
Ci dice ‐osate,
andiamo a riempire il mondo
di pretesti per battiti congiunti
e volti che si somigliano
eterni e giovani, in una tenerezza
di profumi effimeri.
3 marzo 2019
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Rivelare il pensiero ha un costo: avere conferma che non ha peso per altri ciò che per te è ragione di gioia, naturale meraviglia e invece percepisci bloccato sotto macigni improbabili da scostare. Si rivela inutile, insensata causa di disagio. Si avvertono altri passare oltre, difedendo un'incomprensibile incolumità. Altri restano dietro al muro, un agio falso a cui non si rinuncia, per paura di essere veri o di non saper fingere di essere veri.