Incontrando Gaudì

Con occhi di vetro
mi fissi nel vuoto
di questo spazio rappreso
di silenzi e marmo.
Madrigale di pianti
e offerte da tempio
su scale tortuose
e petali di stucco.

Fosti follia d’un presente
che lascia traccia nel tempo
violentato nel genio
dall’altrui orgogliosa mano   che a ricrear natura e sofferenza
d’Uomo e Creatore

nell'immortale tuo delirio
volle incidere il suo nome.

In plastiche visioni
di bene e male,
contorte nelle forme di natura
e imperfezione,
della tua Spagna disegnasti
eterna sorte e splendore.