INGANNO

Dentro
La ferrea stretta
Come di rapinosa
Mano

Del pensiero che muta
Non dei voraci lupi
il branco

La strisciante serpe
cangia la ruvida pelle
Ne ho incontrato i segni

Mi ha accompagnato
Lungo strade sterrate
Sull’orlo di un orrido
Dirupo, abbandonata

Come dell’orso
La pelle hai venduto,
la mia, ed ora

Nuda, tremante
Resto
nell’algida
Pensante solitudine