J'accuse Bush Senior

Forse si avvererà
il giorno
di pace universale
senza il sogno
di offuscare
il pianeta
in polvere fungosa
tra l'acerbo odore
di radiazioni.
Adesso solo immagini
di scenari familiari
di corde tese alla gola
o di gioielli
ammanettati
tra i denti potenti;
notizie di morti
dimenticati
perfino dal quarto potere
immenso schermo corrotto
tra le loro stesse fandonie
pubblicizzando
discorsi politici d'economia
in tasca
derubati anche a chi dorme
sulle panchine
fredde di notte.
Fumano dollari
per estrazioni preziose
(nell'aria
e tra le limpide vene
dei boschi puliti
esiste lo scorrere
del destino
sul fondo cadaverico
senza batterne frase,
parole, immagine)!
Che nessuno sappia!
Per carità!
L'uomo vivente
tra natura miracolosa
respira davanti
alla sua morte sfigurata,
sul picco di un cratere
diamantesco.
Con un senso di schifo
andrei a schiaffeggiare
con manette
di metallo rovente
la sua faccia
vecchia, cruda,
senza la punta
del minimo scrupolo.
Lui, il potente,
il dio del suo stesso ballo
acerbamente genioso
si prende a cuore
solo ciò che la natura stessa
dovrebbe negargli!
Ma io, io, Io!
Non gli andrei nemmeno vicino
per respirare
il comune centimetro d'aria
che ci unisce
dal filo d'esistenza stessa.
Solo con moderna
tecnologia pensierosa
di massa miliardaria
scateneremmo
un maremoto
ai suoi piedi
per farlo affogare lentamente
tra il ghiaccio bollente
d'energia emancipata
donando alla Terra
il giusto senso
del vivere
senza
"l"umano istinto politico".
Il dio estinto tra il bruciore
si accovaccerà
sotto il fosso
d'inferno apocalittico
guardando e vivendo
il suo stesso male
anche dopo la sua morte!