Koh Phangan

La mente persa nel vuoto intorno
nell’invito al rumoroso mare
s’appella all’essenza più vera
e la materna mano a salvarti.

Equilibri di corpi danzanti
atmosfere senza aria e senza sguardi
correva conoscenza ed ansia
vivace anelito a strappare veli.

Cosi le mani incontravano le mani
e gli occhi nuovi e bagnati
spingevano fuori vecchie radici
fino a smarrire ancore e porti.

E ritrovare il sole era bello,
la diversa voce dell’onda,
un mondo intero che s’inchina,
la notte e la sua orchestra
finalmente l’animo capace
di ascoltarla.

Raffaele di Ianni.