Le linee delle cose non hanno fine
infidi serpenti sfuocati
tumulti sepolti
predizioni aggrovigliate
l’universo dilatato.
La ferrea morsa del tempo comprime gli sforzi,
sinistramente li deforma.
Poi il confine ed i segnali:
fantasmi cerebrali e macchine avanzanti
inesorabili ingranaggi e scie luminose da
cavalcare.
16 gennaio 2008
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