L'estate che non venne

Come un’ombra colorata
l’aurora, placida, s’insinua nell’orizzonte
mentre nell’aria profumo di fresco, di mare
sulla spiaggia che sembra infinita
passeggiamo, lentamente
sabbia fredda che avvolge di una piacevole sensazione
e’ ancora buio
a ovest la notte tarda ad arrendersi a un’alba estiva
di quelle che in breve infuocano l’orizzonte
e si vedono ancora le stelle, le più luminose
e incantano, fanno sognare
poco distanti da un falò
estraniati dai canti, dalla gioia
eppure incredibilmente felici
mano nella mano
un unico pensiero
un unico cuore che batte forte
a volte confondendosi col fruscio lieve delle onde
la spiaggia deserta, lungo la battigia che si tinge d’arancio
mentre il mare lentamente si riprende le sue mille tonalità d’azzurro
poi finisce
senza un motivo apparente
un attimo appena e sei sveglio
il cuore che ancora batte forte
la sensazione di stringere ancora la sua mano
il suo profumo
fuori la finestra le stelle, quelle più luminose
di una notte che volge al termine
ad est l’aurora già si impone
nell’aria profumo di fresco, di mare
ed il sogno che s’arrende alla realtà
ma quanto sottile è la linea che li divide
come l’aurora dalle stelle
come i disegni delle onde sulla battigia
come i battiti del vostro cuore
quando stringerai le sue mani ancora, e ancora una volta
alla luce di un’alba in riva al mare
sotto le stelle, le più luminose, di una notte estiva
nell’estate che non venne mai.