L'eterno morire

Aprire gli occhi e non vedere il tuo volto,
Accarezzare un corpo senza provare il calore della tua pelle,
Ascoltare invano la tua voce leggera, sovrastata dal frastuono assordante della vita,
Percepire soltanto, nel profumo di un fiore, la lontana tua presenza,
Quando, ancora generose
Le labbra tue sfioravano le mie,
Così timorose nel pensiero di un gesto proibito,
E tuttora invidiose di un momento fuggito,
Quando, ancora consolanti,
Le tue braccia circondavano i mie giorni,
Un tempo colmi di presente,
Oggi prosciugati da un passato
Che il tempo crudele mi ha rubato,
Quando, ancora condivisi
I nostri sospiri alimentavano l’amore,
E trascinati dal vento della passione,
Lasciavamo bruciare
Nel perenne fuoco dell’istinto,
la fragile spada della ragione.
Potrò ancora,
Di notte sognare,
E di giorno sperare,
Quel sorriso ingenuo che di luce bianca illuminava il tuo volto,
Quei gesti lenti e sicuri che rapivano il mio sguardo,
Quel ventre casto, che palpitare faceva di desiderio la mia carne,
Quei capelli soffici, che di seta avean la leggerezza e di rosa il profumo.
Potrò ancora,
Di notte sognare,
E di giorno sperare,
Perché un  solo attimo senza il tuo ricordo
E’ eterno morire.